Monte Redentore – anello monti Aurunci


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Monte Redentore – anello monti Aurunci

Monte Redentore – Percorso ad anello monti Aurunci

  • Difficoltà: Escursionistica
  • Lunghezza: 15 km
  • Tempo stimato: 6 ore di cammino circa
  • Località: Parco Naturale dei monti Aurunici
  • Guadagno di altitudine: +905 m
  • Perdita di altitudine: -905 m
  • Altitudine minima: 814 m
  • Altitudine massima: 1533 m
  • Punti di interesse: Rifugio di Pornito – Eremo di San Michele Arcangelo – Monte Redentore (1252 m) – Monte Sant’Angelo (1402 m) – Monte Petrella (1533 m)

Tracciato Monte Redentore Anello

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Escursioni giornaliere


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Inizio sentiero Monte Redentore

Camminatori! Avete voglia di un’escursione in giornata fra Lazio e Campania? Il Parco dei Monti Aurunci (Latina) è il posto che fa per voi! Vi proponiamo un percorso ad anello nella parte più spettacolare del Parco, da cui potrete dare sfogo a tutta la vostra voglia di fotografare, immergervi nella natura o fare i Cretini come i sottoscritti.

Il percorso ad anello è stato tracciato da Nico ColucciDebora Troisi.

Il percorso per il monte Redentore

I monti Aurunci si trovano nella parte bassa del Lazio (Latina), molto vicini al confine con la Campania. Quello che andremo a vedere è un percorso ad anello con vista sulla costa tirrenica, in particolare avremo una splendida visuale su Gaeta, Formia e Mondragone.

Si parte dal Rifugio di Pornito, raggiungibile in macchina (838 m) e da lì inizia il sentiero panoramico molto ben curato fornito di parapetto. Questo tipo di percorso che prosegue fino alla cima del Monte Redentore è di difficoltà Turistica, quindi perfetto per coloro che ricercano trekking più semplici senza rinunciare alla spettacolarità.

Affronteremo un dislivello di circa 400 metri in salita, nulla di proibitivo ma son proprio questi i tratti in cui non bisogna abbassare l’attenzione per non commettere leggerezze. Il sentiero è ben curato ma meglio stare attenti a dove mettere i piedi.

Prima di raggiungere la vetta del Monte Redentore passeremo dall’incantevole Eremo di San Michele Arcangelo, una costruzione spettacolare per posizione e atmosfera. Purtroppo l’accesso non è consentito tutto l’anno, ma solo per determinate occasioni e festività. Potrete comunque ammirarlo all’interno attraverso l’inferriata d’ingresso.

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Eremo di San Michele Arcangelo

La salita prosegue fino alla cima del Monte Redentore (1252 m), alcuni tornanti forniti di parapetto vi condurranno in vetta, dove ad aspettarvi ci sarà la statua del Cristo Redentore. Godetevi il panorama su tutta la costa davanti a voi e poi decidete se tornare indietro facendo la strada a ritroso o proseguire la scalata verso il Monte Sant’Angelo.

Monte Redentore - monti aurunici - monte Petrella
Statua del Cristo Redentore

Monte Petrella – anello monti Aurunci

Tornando leggermente indietro dalla vetta del Redentore, vi troverete di fronte ad un bivio: dovrete seguire le indicazioni per l’area picnic/Monte Sant’Angelo. Il primo tratto è pianeggiate e rilassante, poi inizierà una ripida salita su roccia fino alla cima del Monte Sant’Angelo (1402 m). Un ultimo sforzo vi porterà alla cima del Monte Petrella (1533 m), la vetta più alta del percorso.

Troverete in vetta una serie di strutture per la ricetrasmissione, nulla di poetico ma grazie all’altitudine che avrete guadagnato potrete godervi una vista mozzafiato!

La via del ritorno sarà un po’ più scoscesa nella parte iniziale e finale, consigliamo vivamente di usare i bastoni da trekking in questa fase per non sovraccaricare le articolazioni delle gambe.


Se hai dubbi su su come scegliere i bastoni da trekking:


Per vedere il percorso nello stile del Cretino, ecco il video della nostra esperienza:


Traccia GPS

Ecco la traccia del percorso integrale

Se non hai molta dimestichezza con le tracce GPX e vorresti sapere come visualizzarle, ti consigliamo questo video sul nostro canale Youtube:

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...la verità é che tutto é nato perché un cretino si é preso la briga di proporre una follia nel momento in cui uno scemo passava di lí. Il cretino si chiama Michael Anzalone e lo scemo sono io.
dal libro Il cammino del cretino

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