5 cammini da fare in 10 giorni


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5 cammini da fare in 10 giorni

Miei prodi camminatori!

Oggi parleremo di 5 cammini da fare in 10 giorni.

Non importa la distanza da coprire, l’importante è vivere l’esperienza con tranquillità e senza pressione… anche perché se avete fretta, prendete un treno!  


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I cammini da 10 tappe sono trekking che possiamo definire dei veri e propri viaggi, delle traversate superiori ai 200 km che permettono di immergersi davvero nel territorio che si sta attraversando. 

I cammini di 10 giorni sono ottimi per coloro che hanno almeno due settimane di ferie e vogliono dedicare del tempo per un viaggio a passo lento e lasciare qualche giorno di stop in un posto del cuore o semplicemente per riposarsi a casa.

Turismo lento non solo nel tipo di spostamento ma anche nell’organizzazione della settimana di ferie.


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Vi consiglio l’app Outdoor Active  sia nella versione gratuita che in quella Pro o Pro+, nel caso vogliate abbonarvi ai programmi Pro sappiate che per noi Camminatori Cretini c’è la possibilità di avere uno sconto di 10€ inserendo il codice RL1XR al momento dell’acquisto, valido solo sul sito a cui vi rimanda il link.


5 cammini da fare in 10 giorni

Prepararsi per 5 cammini da fare in 10 giorni

I 5 cammini da fare in 10 giorni che vi proponiamo sono tutti cammini ben tracciati, con siti di riferimento, serviti da strutture ricettive e dove potrete trovare posti in cui dormire a fine tappa, previa prenotazione.

Come sempre consigliamo di portare con voi lo stretto necessario, indispensabili restano 3 elementi: un buon paio di scarpe adatte alle nostre esigenze, calzini da trekking e uno zaino leggero. 

Se avete dubbi sull’attrezzatura e volete approfondire, vi lasciamo due video informatici sull’argomento:


1 Cammino Celeste

Il Cammino Celeste è un percorso spirituale e naturalistico di circa 200 chilometri, che inizia nella storica città di Aquileia, un tempo uno dei più importanti centri dell’Impero Romano, e culmina al Santuario di Monte Lussari, situato a 1.789 metri di altitudine nelle Alpi Giulie. Questo cammino si distingue per la sua unicità, attraversando tre nazioni: Italia, Slovenia e Austria, unendo culture, lingue e tradizioni diverse in un’unica esperienza di fede e riflessione.

Questi 200 km consistono nella parte italiana.

La difficoltà del Cammino Celeste varia lungo il percorso, iniziando con tratti pianeggianti nelle pianure friulane e diventando progressivamente più impegnativa man mano che ci si avvicina alle montagne. È consigliato a pellegrini con una buona preparazione fisica, soprattutto per gli ultimi tratti alpini.

Il periodo migliore per affrontare il cammino va dalla tarda primavera all’inizio dell’autunno, quando il clima è più mite e i sentieri di montagna sono sgombri dalla neve. Storicamente, il Cammino Celeste è legato alla devozione mariana, con numerosi santuari lungo il percorso, tra cui il Santuario di Monte Lussari, che da secoli è una meta di pellegrinaggio per i fedeli dei tre paesi coinvolti.

Sito ufficiale Cammino Celeste

2 Cammino Grande di Celestino

Il Cammino Grande di Celestino segue le tracce di Papa Celestino V, una figura storica e spirituale di grande rilevanza, noto per essere stato l’unico papa ad abdicare volontariamente nel 1294. Questo cammino si estende per circa 200 chilometri, collegando la città di L’Aquila, con la sua imponente Basilica di Santa Maria di Collemaggio, al porto di Ortona, dove sono custodite le reliquie di San Tommaso Apostolo.

Il percorso attraversa alcuni dei paesaggi più spettacolari dell’Abruzzo, tra cui il Parco Nazionale della Majella, caratterizzato da una natura selvaggia e incontaminata. La difficoltà è medio-alta, con tratti montuosi e dislivelli significativi, richiedendo una buona condizione fisica. Il cammino può essere affrontato in tutte le stagioni, ma la primavera e l’autunno sono i periodi ideali per godere al meglio del paesaggio senza le temperature estreme dell’estate o dell’inverno.

Il Cammino Grande di Celestino rappresenta non solo un viaggio fisico ma anche un percorso spirituale, riflettendo i valori di umiltà e rinuncia di Celestino V, che ha segnato profondamente la storia della Chiesa e del territorio abruzzese.

 

Sito ufficiale: Cammino grande di Celestino

Esiste anche una versione più concentrata e maggiormente impegnativa se si vuole visitare il solo tratto della Majella in 4 3-4 giorni. Parliamo del Sentiero dello Spirito vi lasciamo la nostra guida gratuita sul percorso:

3 Cammino di San Valentino

Il Cammino di San Valentino è un percorso ad anello di 187 chilometri che parte e ritorna a Terni, la città umbra dove il santo è nato e ha subito il martirio. Questo cammino si sviluppa attraverso un affascinante itinerario che attraversa le colline umbre, passando per borghi medievali, boschi e vallate che conservano un’atmosfera di pace e spiritualità.

Il percorso è diviso in otto/nove tappe, ognuna delle quali permette di scoprire i luoghi legati alla vita e al culto di San Valentino, noto come il patrono degli innamorati. La difficoltà è moderata, adatta a pellegrini con una discreta preparazione fisica, ma non presenta particolari difficoltà tecniche. Il cammino è percorribile tutto l’anno, ma la primavera e l’autunno sono i periodi migliori per evitare il caldo estivo e il freddo invernale.

Storicamente, il culto di San Valentino ha radici profonde in Umbria, e questo cammino offre ai pellegrini l’opportunità di immergersi in una tradizione che combina spiritualità e legami con la natura, in un ambiente ricco di storia e bellezze paesaggistiche.

Tutte le info e consigli su questo percorso le trovi sul sito ufficiale: Cammino di San Valentino

4 Via Valeriana

La Via Valeriana è un antico percorso romano che si estende per circa 200 chilometri, collegando Brescia al Passo del Tonale, un punto di transito storico tra la Pianura Padana e le Alpi. Originariamente, questa via era utilizzata dai Romani per collegare la città di Brescia alla Valle Camonica, e nel corso dei secoli è stata percorsa da mercanti, eserciti e pellegrini.

Il cammino è caratterizzato da una varietà di paesaggi che spaziano dalle colline moreniche, ai boschi e ai vigneti della Franciacorta, fino ai maestosi scenari alpini delle Alpi Retiche. La difficoltà del percorso è media, con alcune tappe più impegnative che richiedono una buona preparazione fisica, soprattutto nelle zone montane.

Il periodo migliore per percorrere la Via Valeriana è tra la primavera e l’autunno, quando i sentieri sono più accessibili e il clima è favorevole. Questo cammino offre un’immersione nella storia e nella natura, attraversando borghi storici, antichi monasteri e siti archeologici che testimoniano la lunga e ricca storia di questa regione.

Sito ufficiale con info su tappe e accoglienza: Via Valeriana

5 Via Romea Nonantolana

La Via Romea Nonantolana è un antico percorso di pellegrinaggio che si estende per circa 200 chilometri, partendo dal Monastero di Nonantola, vicino Modena, e terminando al Passo della Croce Arcana, nell’Appennino Tosco-Emiliano. Questa via era uno dei principali itinerari verso Roma nel Medioevo, attraversando l’Appennino e offrendo ai pellegrini un cammino ricco di significato spirituale e storico.

Il percorso attraversa paesaggi rurali, colline e foreste, fino a raggiungere le alture appenniniche, dove i pellegrini devono affrontare dislivelli significativi e tratti di sentiero impegnativi. La difficoltà è medio-alta, consigliata a camminatori esperti. Il cammino è percorribile tutto l’anno, ma è preferibile affrontarlo in primavera o in autunno, quando le condizioni climatiche sono più favorevoli.

La Via Romea Nonantolana è non solo un percorso di fede, ma anche un viaggio nella storia e nella cultura, toccando antichi luoghi di culto, castelli e piccoli borghi che conservano ancora oggi l’atmosfera del passato.

Sito ufficiale con info su tappe e tracce: Via Romea Nonantolana

Nico Colucci per

Il cammino del Cretino

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Siamo così abituati all’autosufficienza, l'abbiamo così tanto assimilata a un esasperato individualismo, da aver dimenticato la bellezza della condivisione.
dal libro Il cammino del cretino

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