Kit primo soccorso da zaino: cose che DEVI sapere


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Kit primo soccorso da zaino: cose che DEVI sapere

Miei prodi camminatori!

Oggi parleremo di kit primo soccorso e cosa dobbiamo avere nello zaino per affrontare infortuni lievi o situazioni di emergenza!

Cosa è meglio avere con noi? Cosa è meglio evitare?


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Per dare risposta a queste domande ci siamo recati da degli specialisti, precisamente uno dei migliori negozi di Outdoor di Roma, Campo Base Outdoor Equipment.

Nel video troverete tutto ciò che abbiamo scoperto, condito con un pizzico di ironia:

Il kit primo soccorso ci servirà per tirarci fuori dalle situazioni più comuni di emergenza o per gestire piccoli infortuni che non compromettano il nostro viaggio o la nostra giornata.

Ovviamente se dovessimo ritrovarci a gestire infortuni gravi, la prima e unica cosa da fare è quella di chiamare i numeri di emergenza che anche in montagna restano il 118 o il 112 come numero unico di emergenza. Seguite le istruzioni che vi daranno telefonicamente. Non c’è altro da dire.

Non improvvisate se non siete competenti. Ragazzi questi sono campi minati, nel senso che nonostante la buona fede a volte si rischia di peggiorare la situazione invece che migliorarla.

Ultimo consiglio e poi entriamo nel vivo: se ne avete la possibilità seguite un corso BLS, che sta Basic Life Support. Io l’ho fatto, costa poco, è un corso che istruisce sulle manovre di primo soccorso. È importante per voi e per chi vi sta intorno.

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Il negozio Campo Base Outdoor Equipment offre un codice sconto online del 5% riservato alla community del Cammino del Cretino cumulativo agli sconti già presenti sul sito!

Non vi resta che affrettarvi e aggiudicarvi le cose da mettere nello zaino dei vostri sogni:

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kit primo soccorso

Kit primo soccorso: Care Plus Kit Compact

Prendiamo un kit base, il più piccolo della Care Plus come punto di partenza a cui poi aggiungere alcuni elementi. Nella versione più grande, il kit di primo soccorso Adventurer, della stessa casa troviamo molti più dispositivi ma prendetelo solo se siete in grado di utilizzarli.

Troveremo, ad esempio, aghi per punti di sutura, maschera per la respirazione bocca a bocca, il bisturi: se non siete dei medici o degli infermieri, lasciate perdere, sono soldi buttati.

Contenuto Kit Compact: kit primo soccorso

5 garze 5 x 5 cm

1 x garza idrofila 5 cm x 4 m

6 cerotti 19 x 38 mm

5 cerotti 25 x 72 mm

2 cerotti 60 x 100 mm

1 x medicazione rapida 12 x 12 cm

1 rotolo di nastro adesivo 1,25 cm x 1 m

1 paio di guanti in vinile

4 x salviettine imbevute di alcool

1 x forbici di primo soccorso (piccole)

1 x pinzette

6 x spille di sicurezza selezionate

Devo dire che tutto quello che c’è in questo kit va bene, o meglio sono tutte cose utili e di facile utilizzo. Magari se volete regolarvi sul numero di garze o sostituire i cerotti con altri tipi a voi più familiari potete farlo, ma è un discorso personale.

Quello che dobbiamo evitare sono sicuramente le infezioni, quindi ci serviranno le garze sterili per eventuali medicazioni.

I guanti servono se non abbiamo la possibilità di lavarci bene le mani o se dobbiamo intervenire su qualcun altro. I cerotti non devo spiegarvi a cosa servono, non sottovalutate il cerotto a nastro, utilissimo, può davvero salvarvi in tante situazioni.

Se devo scegliere io preferisco di gran lunga avere il nastro cerotto piuttosto che i cerotti classici. É molto più versatile, un medico che ho conosciuto sul GR20 ci si è riparato addirittura il K-way con questo tipo di nastro, mitico Arnauld.

Le salviette imbevute di alcol sono molto utili e ci servono per evitare di portarci dietro il flacconcino di disinfettante. Vi dico la verità io ne porto sempre uno riempito a metà nella versione spry, lo trovo molto utile ma le salviette usa e getta vanno bene comunque.

Le forbici e le pinzette ci servono per tagliare il cerotto o per estrarre magari una spina, insomma servono.

Kit primo soccorso: implementare il kit base

Punti rapidi a cerotto. Sono dei punti che può utilizzare chiunque e vi possono aiutare a chiudere una ferita.

Una coperta isotermica. Spendete qualche euro e prendete una coperta d’emergenza che valida, non vi fidate troppo di quelle a buon mercato. É uno di quegli oggetti che probabilmente non userete mai ma se sarete costretti a tirarla fuori, desidererete che funzioni al meglio.

Un accendino può sempre servire, anche solo per disinfettare la punta delle forbici.

Pinzetta per estrazione delle zecche. Questa dipende da dove state andando, tipo il nord est Italia ne è popolato, portatevela.

Preservativi. Se state andando a fare il cammino di Santiago probabilmente vi serviranno per l’uso canonico ma li inserisco nel kit di pronto soccorso perché potrebbero tornare utili in svariate situazioni. Pensate che possono contenere quasi 2 litri di acqua, potremmo usarli per impermeabilizzare qualcosa, come laccio emostatico, insomma sono piccoli leggeri e resistenti… o almeno si spera!

Nastro americano o telato. Non c’è bisogno che vi portiate tutto il rotolo, vi basterà arrotolarne un po’ intorno ad una penna… è resistente, impermeabile, rapido da usare e non richiede le forbici per tagliarlo. Le possibilità di utilizzo sono infinite.

Qualche ago di siringa sterile, nel prossimo capitolo vi spiego a cosa vi serviranno.

Kit primo soccorso: trattamento vesciche

Comprate qualche cerotto della Compeed, ma attenti a come li usate. Per me il Compeed è utilissimo nella prevenzione, cioè se sentite che sta per venirvi una vescica o ne avete una davvero piccola, non bucatela e metteteci sopra questo cerotto.

Se invece il danno ormai è fatto (e volete continuare a camminare), lasciateli perdere, perché camminandoci sopra fareste una specie di marmellata fra acqua della vescica e medicamento del Compeed; provando a rimuoverlo verrebbe via anche la pelle. Peggiorereste solo la situazione.

Sul Cammino di Santiago e in molti video Youtube si consiglia di bucare la vescica con ago e filo, lasciando il filo all’interno.

Anche se riuscite a disinfettate l’ago, il filo precisamente come pensate di disinfettarlo? Dalla risposta capirete che questa non è una buona idea o almeno un’idea rischiosa.

La migliore soluzione è quella di usare un ago di siringa sterile per bucare lateralmente la vescica, svuotarla, disinfettare tutto e aspirare il liquido all’interno; coprirla prima di ripartire ed evitare che lo sfregamento continui. Ripetere tutto, ogni giorno, fino alla guarigione.

Se volete approfondire l’argomento ho apprezzato molto il video dell’infermiere camminatore Dario Nicolai, andate a trovarlo sul suo canale e iscrivetevi:

Kit primo soccorso: medicinali

Importante: devono essere a stretto uso personale e devono essere medicinali che avete già usato o che sono stati approvati dal vostro medico. Non distribuite medicinali in giro perché se passate, ad esempio, una semplice tachipirina a un soggetto che non sa di esserne allergico poi dovrete risponderne voi, legalmente.

Io porto sempre con me qualche bustina di antipiretico, antidiarroico, e antidolorifico. Ovviamente calibrate in base ai vostri bisogni, se siete soggetti allergici portate con voi un antistaminico e così via.

Molti sottovalutano l’antidolorifico e vi spiego perché per me è importante averlo.

Ipotizziamo di avere un infortunio, anche una semplice distorsione, e di essere da soli. Se fossimo in un punto in cui la linea risulta schermata dovremo tentare di coprire una distanza anche breve ma che ci porti il più vicino possibile ad un punto di passaggio o dove poter chiamare i soccorsi: in quel caso io sono sicuro del fatto che avere un antidolorifico farebbe la differenza.

Nico Colucci per

Il cammino del Cretino

Campo Base Outdoor Equipment

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Quante volte, nell'ossessione disperata di cristallizzare un momento in una finta eternità, perdiamo l'occasione di viverlo.
dal libro Il cammino del cretino

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